18 dicembre 2007

Buone Feste

MERRY CHRISTMAS



In occasione di queste feste vogliamo brindare,anche virtualmente, con tutti voi.

Un buon calice di Champagne, di vino bianco o di vino rosso, è sempre ben augurante e perciò facciamo un caro augurio di


Buon Natale e di un Felice Anno Nuovo


a tutti voi che ci leggete.

23 maggio 2007

VINO A TAVOLA

Nuova rubrica, sempre a richiesta, questa la dedichiamo al reparto "Mangiare" dell'Enoteca.
Più volte ci è stato richiesto di poter consultare il nostro menù on line, dato però che questo viene modificato abbastanza spesso, abbiamo deciso di utilizzare questo format, molto più snello e maneggevole di veri e propri cambiamenti sulle pagine del sito.
Il Menù sotto descritto è quello che, approssimativamente, dovrebbe essere valido fino al Lunedì 28 Maggio.
Dico approssimativamente, perchè i piatti proposti sono tutti fatti con materie prime selezionate ed acquistate in quantità limitate, perciò potrebbe anche avere dei mutamenti dovuti alla fine delle materie prime e perciò alcuni piatti potrebbereo essere sostituiti.
MENU’
Tagliatelle al ragù € 5,00
Lasagne bianche con Asparagi € 6,00

Spaghetti alla mia “Amatriciana” € 5,00

Carrè di Agnello al forno € 11,00

Quaglie Farcite € 9,00

Salumi e Formaggi S.Q.

10 maggio 2007

I Grandi Vini Rossi del Sud

L'ultima degustazione, a primavera inoltrata, è stata effettuata il Martedì 08/05/2007 e si è spostata al sud dell'Italia.


Il menù prevedeva

Cous Cous di terra, un piatto tipico siciliano con verdure e legumi con un sugo a base di pollo

e Maialino al forno, un carne tenerissima e saporita cotta lungamente con un contorno di Asparagi in cravatta, avvolti cioè con lardo di maiale.


I vini che si sono sfidati sono forse alcuni dei migliori vini d'Italia:


Patrimo 2001 de I Feudi di San Gregorio un Merlot in purezza che in passato ha dato vita a molte polemiche sul fatto della tipicità di questo vitigno in terra di Campania, polemiche poi superate dalla legislazione.

Colore tenebroso, granato molto carico, al naso spiccano fra tutto il bouquet di profumi i sentori della frutta rossa molto matura, la mora, il ribes e la ciliegia. In bocca è molto potente, quasi masticabile. Una lunga persistenza.

Montevetrano 2000 dell'Az.Agr.Montevetrano Uvaggio di Cabernet Sauvignon, Merlot ed Aglianico di Taurasi. Colore Rosso rubino molto carico, tendente al granato. L'erbaceo del Cabernet spicca bene sui sentori di frutta matura ed un pizzico di spezie. In bocca è equilibratissimo, tannini smussati ed una giusta alcolicità. Un grande corpo ed una persistenza lunghissima.

Shiraz 2001 di Planeta Shiraz in purezza. Colore granato profondo, con una unghiatura aranciata. Al naso balzano subito le spezie, che però con l'andare del tempo tendono a sparire. In bocca è potente, buoni i tannini ben equilibrati dalla morbidezza del frutto. Una discreta persistenza.


In attesa di proporvi nuove degustazioni, ringraziamo quanti hanno partecipato e vi auguriamo di passare un ottima estate.


Un Saluto

21 aprile 2007

I Grandi Vini del Triveneto

Terza degustazione sui grandi vini rossi d'Italia in programma prima per il 17/04 Martedì. spostata poi, a grande richiesta al 19/04.


La serata propone un menù così composto:


Antipasto: Zuppa di Cipolla con formaggio gratinato


Primo: Risotto con radicchio Trevigiano


Secondo: Pastisada de Caval.


Un Menù basato su ricette tipiche del Nord-Est per proporre tre grandi vini del Nord Est:

Sacrisassi Rosso 1999 de Le Due Terre da uve Refosco e Schiopettino passato in botti di legno, dopo il lungo affinamento nelle nostre cantine, il legno era presente ma ben amalgamato. Un colore rubino carico con frutto ben in vista, notevole potenza. in bocca ha una persistenza importante ed un grande corpo.

Montsclapade 1997 di Girolamo Dorigo da uve Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc, da uno studio recente si è poi imparato che il Cabernet Franc in realtà è Carmenere, un uva che, anche se di origine francese, è praticamente dismessa in Francia. Si trova una piccola quantità in Italia, ma principalmente la si trova in Sud America. Un colore granato scuro, quasi impenetrabile. Al naso è leggermente speziato, dovuto forse al Carmenere, un bubon erbaceo, una punta di liquirizia e di Goudron. In bocca ha un grande corpo, notevole intensità e persistenza.

La Poja 1996 di Allegrini da uve Corvina in purezza, surmaturate sulla pianta e fermentate totalmente. Vino di enorme longevità.
Colore rubino molto carico, frutta matura e confettura al naso, in bocca grande potenza e persistenza, Un grandissimo vino.



04 aprile 2007

Correzione data degustazione del 17 Aprile

Dopo insistenti richieste, abbiamo deciso di spostare la degustazione del 17 Aprile, quella dei grandissimi vini del Triveneto, al giorno Giovedì 19 Aprile.


Mi scuso se qualcuno aveva già fatto programmi in proposito.


Un caro saluto a tutti


Stefano

Degustazione dei Bordolesi di Toscana

Durante la cena con degustazione di ieri sera abbiamo bevuto i seguenti:
Dulcamara I Giusti e Zanza 1998: 70% Cabernet Sauvignon 30% Merlot, tonneaux per 24 mesi + 2 mesi di bottiglia, più cinque anni nella nostra cantina. Colore di un granato scuro, quasi impenetrabile, al naso l'erbaceo era forse un poco sovrastato dalla frutta rossa molto matura e dai frutti del sottobosco. In bocca colpiva più di tutto la sapidità, comunque armonico, i tannini ben levigati erano ben equilibrati da una giusta morbidezza ed alcolicità.
Saffredi Le Pupille 1998: 50% Cabernet Sauvignon 35% Merlot 15% Alicante. Anche qui un colore molto profondo, una grande presenza di frutta molto matura al naso con i giusti sentori erbacei. Grande equilibrio in bocca, con tannini ben levigati, un grande corpo ed una persistenza lunghissima.
Lupicaia Tenuta del Terriccio 1997 Magnum: 90% Cabernet Sauvignon 10% Merlot. Specifico il formato perchè degustata la stessa vendemmia l'anno scorso, in formato a 0.750, sembrava un vino al culmine ormai quasi in decadenza, questo invece era forse il più fresco dei tre campioni degustati. Un bel colore rubino con riflessi granato, al naso una espolosione di profumi dalla frutta matura, al fieno tagliato, dai fiori di viola alla confettura di mirtilli. In bocca una piacevole morbidezza ben si equilibrava con la freschezza del vino ed i suoi tannini, presenti, ma armonicissimi. Inutile dire che è stato quello più mi è piaciuto! :-)

Degustati con:
Insalatina fresca di campo condita con Lardo della Garfagnana spadellato e sfumato con aceto balsamico tradizionale.
Orzo perlato Biologico di Cipolloni con Tastasal e vino rosso.
Cinghiale in Dolceforte con polenta.
Una bella serata passata in compagnia e bavendo veramete bene.
Ciao
Stefano

22 marzo 2007

Degustazione del 21 Marzo 2007

Angelo Gaja, una fama strameritata.

Ieri sera, nell'inaugurare le degustazioni di primavera, abbiamo voluto partire alla grande.

Complice il clima che, improvvisamente tornato invernale, ci ha favorito, in abbinamento a polentina al Beaufort e ad un ottimo Brasato al Nebbiolo, abbiamo degustato :

Sitorey 1999
Barbaresco 1997
Costa Russi Barbaresco 1995

Che dire, già il primo è stato un grande vino, colore rosso rubino, tendente al granato.
Profumi di prugne mature, ciliegia ed un poco di liquerizia. In bocca è avvolgente, leggermente tendente al duro, ma comunque equilibrato.

Con il Barbaresco, dal colore granato intenso con una piccola unghia di mattonato, sono esplosi i profumi. Un evolversi continuo per più di tre ore. Dalla viola alla frutta matura ed infine alla liquerizia, passando per un leggero goudron. In bocca si esalta sopratutto l'eleganza del vino ed un grande equilibrio.

Siamo passati infine al Costa Russi, qui il colore è ancora più intenso, un granato quasi tenebroso, senza l'unghiatura mattone del barbaresco, nonostante sia di due anni più anziano.Anche qui i profumi sono un susseguirsi di scoperte mano a mano che il vino si ossigena. Possibilmente più eleganti di quelli del barbaresco. In bocca trovo una potenza inaspettata, un vino di corpo, con un carattere che fa risaltare ancora di più il territorio.

Alla fine la platea si è divisa sul giudizio del vino migliore tra Barbaresco 1997 e Costa Russi 1995, con una leggera propensione per il Barbaresco, soprattutto quando poi si è parlato di prezzi! :-)

Un appuntamento al 03 Aprile con la degustazione dei vini bordolesi di Toscana e del Cinghiale in Dolce Forte.

08 marzo 2007

PROGRAMMA DEGUSTAZIONI PRIMAVERA 2007

Dopo la pausa invernale, riprendiamo le degustazioni in Enoteca.

Approfittando del fatto che abbiamo implementato l'offerta dalla cucina, le prossime degustazioni saranno improntate in una vera e propria cena, con abbinati i vini che Vi vogliamo fare degustare.

Per partecipare alle degustazioni la prenotazione è obbligatoria , basta telefonare alla Enoteca nr.051-948464, e lasciare un numero telefonico di recapito, oppure mandare una mail all'indirizzo: enoteca@parenti.com comunicando il numero di persone partecipanti ed un recapito telefonico.

Per la Prima che si terrà il giorno 21/03/2007 alle ore 21,00, vogliamo cominciare alla grande, con alcuni vini di Angelo GAJA.

Il menù prevede :
Polentina lenta al Beaufort e Brasato al Barolo

I vini di Gaja che saranno:
il Barbera Sitorey 1999,
il Barbaresco 1997
il Costa Russi 1995 .
Il costo della degustazione sarà di € 70,00 a persona.

La Seconda è in programma per il 03/04/2007 alle ore 21,00 e proporrà uno scontro tra vini di uvaggio bordolese della Toscana.

Il menù prevede:
Orzotto con tastesal e vino rosso e Cinghiale in DolceForte.
I Bordeaux toscani sono:
il Lupicaia 1997 della Tenuta del Terriccio in Magnum ,
il Saffredi 1998 della Fattoria Le Pupille ,
il Dulcamara 1998 de I Giusti e Zanza .
Il costo della degustazione sarà di € 50,00 a persona.

La Terza degustazione sarà in programma per il 17/04/2007 alle ore 21,00 e vi proporrà una comparata tra tre grandissimi vini del Triveneto.

Il menù prevede:
Risotto con radicchio Trevigiano e Pastisada de Caval.

I vini che vi proporremo sono:
La Poja 1996 di Allegrini
Montsclapade 1997 di Girolamo Dorigo
Sacrisassi Rosso 1999 de Le Due Terre
Il costo della degustazione sarà di € 35,00 a persona.

La Quarta degustazione, a primavera inoltrata, sarà in programma per il 08/05/2007alle ore 21,00 e sarà spostata al sud dell'Italia.

Il menù prevede:
Cous Cous di terra e Maialino al forno.

I vini che si sfideranno sono forse alcuni dei migliori vini d'Italia:

Patrimo 2001 de I Feudi di San Gregorio
Montevetrano 2000 dell'Az.Agr.Montevetrano
Shiraz 2001 di Planeta
Il costo della degustazione sarà di € 45,00 a persona.

Gita in Francia

In occasione del Marché aux Vins di Ampuis, io ed altri quattro frequentatori di IHV (it.hobby.vino) il news group di usenet, abbiamo fatto un week end allungato in alcune zone della Francia vinicola.

Partenza il Giovedì 18 muniti di adeguato mezzo di trasporto, chiesto in prestito a mio fratello, io, RomanoB, Sandro, Claudio e Luca Bresesti.



Sosta spuntino prima di varcare la frontiera, anche perchè di là, si mangia e si beve bene, ma il caffè....





Passati sotto il tunnel del Monte Bianco, ci siamo fiondati in direzione
Vosne Romaneé in Borgogna, patria dei più grandi Pinot Noir del mondo.
Abbiamo prenotato presso un'azienda vinicola, Anne Gros, che visiteremo l'indomani nel pomeriggio, la quale ha restaurato un piccolo fabbricato presso l'azienda e ne ha ricavato un appartamentino che affitta ai visitatori ad un ottimo prezzo.










Il gruppo con Anne Gros davanti al portone della Cantina


La mattina sucessiva si parte alla volta delle cantine da visitare.

La prima, poco distante dal nostro alloggiamento, è il
Domaine Gros Frère et Soeur

Produttore della zona di Vosne con buoni prodotti, sopratutto il Richebourg 2005, peccato per i prezzi proibitivi, soprattutto perchè essendo la prima, non avevo voglia di sbilanciarmi, economicamente parlando.




A seguire ci siamo portati a Marsanay presso il Domaine Bart produttore di ottimi Marsanay AOC e di un buon Chambertin. Il titolare ci ha accolti molto calorosamente e ci ha fatto assaggiare i suoi prodotti tra i quali ho scelto alcune bottiglie di un ottimo Les Grandes Vignes ad un prezzo straordinario, per la Borgogna, 10 Euro a bottiglia.

Prima di mezzogiorno, c'è il tempo per una nuova visita. Ci siamo quindi riavvicinati a Vosne e giunti a Gevrey-Chambertin, ci siamo fermati al Domaine Rossignol-Trapet.

Buoni vini, tra cui un grande Chapel-Chambertin Grand Cru. Cantina abbastanza nuova, ma molto, troppo, umida. La muffa attecchisce dappertutto, purtroppo anche sulle barrique.


Pausa pranzo veloce, con Mortadella di Pasquini, portata da Bologna ed un ottimo Nefertiti Dosaggio Zero di Vezzoli. procurato dal Bresesti e poi un giro in cantina della nostra ospite, Anne Gros. La foto l'ho messa prima e non la ripeto! :-)

Anne è molto precisa, con le idee molto chiare ed una fobia per la sporcizia, un pò l'opposto dei Rossignol-Trapet, purtroppo non aveva vini pronti da degustare, alcuni dovevano fare ancora la fermentazione malolattica, però si intuiva che la cura maniacale che mette nella cura della cantina, la ripropone nella produzione dei suoi vini, che non mancherò di riprovare a tempo debito.

Risaliamo sul furgone e ci precipitiamo a Gevrey-Chambertin. Ci aspettano da Rousseau e non vogliamo farli attendere. Già è stato un colpo di c... farci ricevere, figurarsi se vogliamo fare brutta figura!









Dopo due parole di benvenuto, scendiamo nel sancta sanctorum e vi troviamo una distesa di botti, perfettamente allineate e ben tenute.

Cominciamo la degustazione con il "Base" Gevrey-Chambertin AOC, una nota cioccolatosa di fondo che è una favola, alla cieca, difficilmente lo direi un Pinot Nero.
Il pensiero corre subito a: Peccato che non vendano niente! Dovremo darci da fare in Italia per reperire qualche cosa.

A seguire i vari Cru, Premiere Cru, Grand Cru. Uno meglio dell'altro.

Nelle altre cantine, degustati i vini rimettevamo il restante dentro le barrique, qui mi sà che le barrique siano rimaste scolme! :-)

Tra un calice e l'altro ho trovato anche il tempo di fare una foto d'autore:











Che ne pensate?


Per finire la serata siamo passati al Domaine Rebourseau, uno dei più grandi della zona, circa 15 ettari di vigne anche nei Grand cru di Borgogna.

Un parco stupendo attorno ad una villa padronale semi abbandonata, sotto la villa la cantina di affinamento.



Un'impresa a scendere in cantina, l'altezza della porta era minima, circa 140 centimetri, ma la preoccupazione era: ne riusciremo ad uscire? :-)

Cominciamo la degustazione e dopo i vini base ed i Premiere Cru passiamo ai
Grand Cru, nonostante il recente ricordo dei vini di Rousseau, sono rimasto
impressionato da questi vini, tanto che dopo la visita, essendo disponibili vini
di vecchie annate, ho comperato qualche bottiglia: Charme-Chambertin, Clos de
Vougeot e Chambertin, tutti annata 2002 che, mi dicono, è stata una grande
annata in Borgogna.

Clos de Vougeot

Fine giornata, di corsa a Beaune per la cena. Dopo il frugale pasto di
mezzogiorno ce ne era bisogno!


La mattina seguente avevamo meno impegni perciò abbiamo fatto una specie di
pellegrinaggio alla mitica Romaneé Conti.

Prima in vigna

La Tache








Romaneé Conti

E poi, il buon Romano ha provato anche a suonare il campanello al cancello della cantina, ma non ci ha aperto nessuno! :-((((

Partiti quindi alla volta della Cote de Beaune, siamo approdati al Domain Rappet a Pernand-Vergellesses, nella zona di produzione del Corton.

Degustazione alla Schigi: basta cantine e vigne, tira fuori le bottiglie! :-)

Ottimi i vini, a me sono piaciuti più i Corton-Charlemagne, bianchi, che i Corton, rossi, ma qualcuno ha fatto spesa lo stesso e per non sapere nè leggere nè scrivere, ha comperato un pò di tutto.

Dopo un ottimo pranzo allo stellato Charlemagne, ci siamo diretti nella zonaPouligny-Montrachet, presso il Domaine Larue.

Mi piacciono questi francesi, sopratutto si beve!

Piccola sala di degustazione ma ben fornita! Grandi vini, di spiccata acidità, capaci e necessitanti di un lungo affinamento . Io non amo in modo speciale lo Chardonnay, ma questi sono stati veramente buoni. Grande sorpresa, per me, l'Aligotè.

Ripartiti quindi alla volta del sud, la nostra meta principale era Ampuis, per il Marché aux Vins della Cote Rotie, ci siamo diretti a Bourg en Bresse, dove abbiamo fatto sosta, e cena, da Chez Blanc.


dove, vista l'ambientazione del pluristellato George Blanc, abbiamo fatto onore allo chef!


La Domenica mattina ci siamo avvicinati ancora, non mancando però il mercato di Ponte Bonaparte a Lione, dove ostriche e foie gras, l'hanno fatta da leoni, senza tralasciare i formaggi.


Nel pomeriggio quindi siamo partiti alla volta di Ampuis.

Il Marché aux Vins di Ampuis è una specie di piccolo Vinitaly, dedicato ai produttori della Cote du Rhone ed in particolare della Cote Rotie, con partecipazione dei produttori della vicina Condrieu.










Il biglietto di ingresso costa 8 euro, ma ti regalano il bicchiere della degustazione, dentro assaggi tutto quello che vuoi, e se ti piace qualche cosa puoi anche comprarlo, direttamente dal produttore che è presente dietro al banco. C'era persino il Sig. Guigal!

Grandi libagioni quindi di Shiraz e Viogner, i due vini tipici della zona, con numerosi acquisti, senza dimenticare alcune specialità gastronomiche in vendita presso gli stand al di fuori del mercato.

Alla sera cena al Circolo dei Vigneron, un locale sponsorizzato dai vigneron locali dove si mangia bene e si beve senza spendere un capitale, il ricarico sui vini è misero, sul prezzo di cantina.

Io ho assaggiato un piatto stratosferico, non ricordo il nome, ma, in sostanza, era lo stomaco del maiale ripieno della sua salsiccia!










La mattina dopo di nuovo al mercato per un riassaggio e gli ultimi acquisti, un grande Condrieu Vendage Tardive di Pierre Gaillard, e poi dopo un panino, gita sù per le vigne della Cote Rotie.


Al pomeriggio visita in cantina da Rostaing (grande La Landonne), gita turistica da Guigal e per finire degustazione dei vini di Perret, il quale ci consiglia un ottimo ristorante, La Reclusiere, proprio lì a Condrieu.



La mattina del Martedì si riparte sazi ed appagati per l'Italia.

Una facezia: durante il rientro, veniamo fermati da una pattuglia della Douane che ci visiona il carico.
Dopo aver notato l'ogni ben di dio che avevamo stipato nel pur ampio baule del furgone, da foie gras, alle ostriche, ai prosciuttini d'anatra, alle lumache ed a qualche centinaia di bottiglie, ci chiedono se siamo esportatori professionali, noi rispondiamo che no, siamo "gourmet" professionali! :-)))

Ciao ed all'anno prossimo!