25 marzo 2008

Pasqua 2008



Pranzo in famiglia



Il pranzo pasquale, con tutta la famiglia riunita, ha offerto l'occasione di aprire qualche bottiglia riservata per l'occasione.



Abbiamo iniziato con un Verdicchio di Vallerosa Bonci, il Misciano 2004.

Un verdicchio veramente piacevole, 13 gradi svolti, ma non si sentivano, in bocca una piacevole freschezza ed un sentore di zafferano lievemente sovrastato dalle mandorle fresche. Pronto, ma lo si può anche attendere ancora per qualche anno.



A seguire un San Michele Verdicchio dei Castelli di Jesi di Vallerosa Bonci 2004.

Qui i gradi, 14, si sentivano tutti. Anche se più rinomato del primo, la gradazione così importante toglie la piacevolezza della beva, anche se bisogna ammettere che è un gran vino. Colore giallo paglierino tendente al dorato, profumi di mandorle, acacia ed ananas, decisamente pronto.



Sangiovese Francesconi 2001.

Comperato qualche anno fà che era spettacolare, il tempo non gli ha reso giustizia. Purtroppo i tannini sono rimasti troppo verdi e l'acidità se ne è andata rendendo il vino poco armonico e poco piacevole. Peccato



Domain La Truffiière J.M.Boillot 2001 100% Syrah Languedoc
Una scoperta dello scorso gennaio durante il viaggio in Borgogna. J.Marc Boillot,ottimo produttore di Pomard, ha alcuni appezzamenti in Languedoc, dove produce vini rossi con base Syrah , Carignano ed altri, e vini bianchi con base Roussane, Viognier e Vermentino. Questo Syrah ha poco da invidiare ai più famosi Cote Rotie. Colore quasi impenetrabile, un bouquet di profumi che vanno dalla marmellata di prugne al tabacco fresco, passando per una nota selvatica animale impressionante. In bocca è praticamente perfetto, in sostanza, io e mio fratello abbiamo finito la bottiglia in cinque minuti!



Casalferro Barone Ricasoli 1996

Un grande vino da un blended di Sangiovese e Merlot. L'età comincia a farsi sentire, ma i tannini importanti del Sangiovese reggono la struttura di un vino dal forte carattere. Dal colore leggermente mattonato, i profumi sono ormai sullo speziato, il tabacco ed il goudron, ma con un ottimo equilibrio. In bocca come detto i tannini sono importanti, leggermente grezzi. Dal Merlot mi aspettavo un arrotondamento più sensibile. Un buon corpo con una discreta acidità. Nel complesso un bel bere, ottimo con il bollito che abbiamo mangiato. Ormai maturo da bersi senza aspettare altro tempo.



Un ciao a tutti



Stefano

03 marzo 2008

Gita da Dal Vero a Badoere

Che dire, mi sembra inutile ripetere le lodi sparse sul web da penne più illustri della mia, lodi tutte meritevoli, tra l'altro.

Ogni tanto mi piace fare il bastian contrario, più per amore della discussione che per ragion avveduta.

Questa la premessa.

Dopo tanto tempo che lo aspettavo, ho trovato l'occasione per "salire" in quel di Badoere, piccola cittadina, se non paese, della pianura che c'è tra Treviso e Castelfranco Veneto.

Partiti da Bologna con 28 gradi, sembrava estate, siamo arrivati con un velo di nebbia a Padova che ha riportato la temperatura ai più giusti 15 gradi dei primi di Marzo. Abbiamo poi proseguito sulla nuova strada che porta a Castelfranco e che ci ha fatto risparmiare un buon quarto d'ora di macchina, fino a giungere a Badoere con di nuovo il sole, ma senza alzare troppo la temperatura.

Trovato dopo una qualche ricerca il ristorante, la piazza era invasa da centinaia di bancarelle di un interessante mercatino dell'antiquariato, ci siamo seduti a fianco della cucina a vista.

Locale, rivestito di legno, ma con un taglio moderno che ci è piaciuto molto.

Siamo venuti fino qua per trovare la decantata "frattaglialonga", un menù specifico studiato sul tema delle fratttaglie.

Come dicevo in premessa, le lodi sono tutte meritate, sopratutto per la voglia di riproporre materie prime ormai cadute nel dimenticatoio.

La maestria delle preparazioni è esemplare, segno di una scuola seguita con attenzione e passione.

Per cercare il famoso "Pelo nell'Uovo", potrei dire che le aspettative erano superiori.

Essendo aspettative appunto, non erano suffragate da niente, rimane però una piccola delusione.

Delusione data sopratutto da una mancanza di coraggio.

Coraggio che è mancato, In My Humble Opinion, ad Ivano nel conservare i sapori forti della materia prima usata.

Abbiamo rilevato in queste preparazioni, così ben eseguite a livello professionale, una ricerca volta a rendere quasi "sterilizzati" i sapori delle frattaglitudini, come le chiamerebbe un caro amico.

Questa sterilizzazione, se porta i piatti presentati ad essere più accettati dalla stragrande maggioranza della clientela, porta allo stesso tempo ad un calo dell'identità delle materie prime, tutto questo IMHO.



I piatti più aprezzati, sono stati:

l'hamburger di animelle con l'uovo a bassa temperatura, mi ricordava tanto la frittata di animelle che faceva la mia nonna.

I nervetti con salsa verde, semplicemente squisito, appiamo aprezzato l'equilibrio della salsa verde a cubettini con il grasso dei nervetti.

La milza avvolta da un foglio di cipolla, presentata come se fosse una seppia, un sapore forte equilibrato dal dolce della cipolla come da tradizione veneziana.

Il rognone di vitello con purè di sedano rapa. Questo è stato il piatto che più di tutti, a mio giudizio, porta alla mente le frattaglie intese come le intendevo io. Mangiato singolarmente, si apprezza il sapore del rognone con la sua amaritudine imperante. In matrimonio con il purè di sedano rapa, questa amaritudine viene smorzata fino a raggiungere un equilibrio perfetto.

In abbinamento al pasto, abbiamo bevuto un Franciacorta Vezzoli Brut, come aperitivo, uno dei migliori produttori di Franciacorta che io conosco.
Un Nebbiolo 2006 di Elio Altare semplicemente spettacolare.
Un Pinot Nero Mazon 2004 di Gottardi, grande come sempre, aprezzato di più dopo che abbiamo fatto cambiare i bicchieri che non facevano esprimere al vino tutte le sue potenzialità.


Spero che chi ha abbastanza confidenza con Ivano Mestriner, nel riportargli questo mio commento (che con lui non ho fatto per mancanza di confidenza) si ricordi che abbiamo apprezzato tantissimo la sua cucina, questa mia è una opinione personale che vale un tanto al kilo. :-)

Spesa totale € 60,00 a testa senza il vino, compresi qualche bis e piccoli extra che ci sono stati serviti a tavola.

Ciao

Stefano