Torno ad assaggiare la cucina di Gianluca Gorini in quel del
Le Giare.
Dopo un piccolo aperitivo a base di un bitter artigianale,
Ambitter, veramente notevole per complessità di aromi e piacevolezza, ci
sediamo per un benvenuto della casa.
Davanti a noi un piccolo piattino quadrato con alcuni
assaggini, tra cui:
Gel di bitter, di cui sopra, simpatico continuum in consistenza solida.
Foglia di porro fritto con caprino e semi di sesamo tostati , un assaggio di una complessità di sensazioni e di sapori veramente straordinario. Un “Finger Food” da grandissima cucina.
Battuta di carne su tuille di Topinambur con maionese senape. E’ questo l’unico assaggio della serata in cui non ho trovato grande equilibrio. A mio gusto, la tuille copriva il sapore della maionese senapate e la si faceva fatica ad avvertire.
Gel di bitter, di cui sopra, simpatico continuum in consistenza solida.
Foglia di porro fritto con caprino e semi di sesamo tostati , un assaggio di una complessità di sensazioni e di sapori veramente straordinario. Un “Finger Food” da grandissima cucina.
Battuta di carne su tuille di Topinambur con maionese senape. E’ questo l’unico assaggio della serata in cui non ho trovato grande equilibrio. A mio gusto, la tuille copriva il sapore della maionese senapate e la si faceva fatica ad avvertire.
Cominciamo gli antipasti con Bosega marinao al the nero
affumicato, su insalatina con yogurt e ravanelli. Un piatto ben strutturato per
equilibrio di grassezza ed acidità con la nota leggermente affumicata che
stuzzicava il palato.
Continuiamo con Scarpetta ferro e fuoco, con granita di
lattuga di mare e salicornia. Qui il contrappunto è dato da contrasto caldo e
freddo su una base sapida della salicornia. Ottime le Scarpette e
piacevolissimo il riempire di granita il sacco del cefalopode e degustarle
insieme.
A seguire: Anguilla al forno su spremuta di Acetosa su
insalata di Acetosa. Torniamo al contrasto Grasso Vs Acido, qui spinto agli
estremi. Difficile apprezzare la spremuta di acetosa da sola, veramente
mirabile insieme all’anguilla, tra l’altro, una delle più buone mai mangiate!
Vengono poi due palline di Salsiccia con spuma di Birra e
Cipolla, con sentori di Garofano e di Alloro. Ispirato alla tradizione
germanica di Birra e Salsiccia, italianizzato con una salsiccia di Mora
veramente ottima, Cipolle di Tropea in agro e una spuma di birra che rendeva
equilibrato in amarevolezza la tendenza dolce della salsiccia e della cipolla. Molto intrigante il sentore
di Garofano, più “tradizionale” quello di Alloro.
Passiamo ai primi con Eliche al profumo di mare con
Rosmarino di mare e Bergamotto. La nota
di Bergamotto ben si sposava con il sugo di lumachine, molto tradizionale. La
presenza del rosmarino era invece un po’ massiccia, a mio gusto, molto
piacevole invece una volta ridotta di numero.
Altro primo “da battaglia”: Cacio e Pepe moderna. Ravioli
farciti di pere cotogne (al contadin non far sapere…) conditi con pepe e
formaggio di fossa grattugiato. Questo piatto stà diventando un must di
Gianluca, lo avevo già assaggiato lo scorso novembre e noto con piacere che è
stato mantenuto in menù.
Passiamo ai secondi con due filetti di Rombo arrostiti, con Canolicchi
di sabbia e cipollotti alla brace. Ottimo il rombo e piacevolissimi i
canolicchi, buono anche l’abbinamento con i cipollotti dolci arrostiti sulla
brace.
Arriviamo al piatto forte della serata: Piccione romagnolo
con Ginepro e Cassis. Qui i contrappunti sono cercati su molteplici piani:
grasso ed acido, dolce e amaro. Una gita nel gusto sul filo del rasoio, con la
cintura di sicurezza dell’ottima materia prima e della grande mano di Gianluca.
Ci avviciniamo alla Pasqua e non poteva mancare un accenno
di Agnello, ma … solo quinto quarto. Frattaglie di Agnello, Rognone, Cervello e
Fegato, con Carciofi, The Verde e Capperi.
Io non sono cresciuto con il sapore delle frattaglie, ma questo piatto era così delicato che me ne sono innamorato.
Io non sono cresciuto con il sapore delle frattaglie, ma questo piatto era così delicato che me ne sono innamorato.
Procediamo verso il traguardo con un predessert, Sorbetto di
Anice con Menta essiccata e Cannella, gusti questi che mi piacciono da sempre e
che mi mandano in estasi.
Per concludere, un altro Deja Vù, ce ne fossero di questi:
FUCSIA !
Gelato di Rabarbaro con Lampone e sorbetto di Mandorla. Per la serie: come fare un gelato del quale non ti stancheresti mai di mangiarne! Per niente stucchevole e fresco di acidità, tale che non fa neppure venire sete, cosa che nei gelati tradizionali non è scontata.
Gelato di Rabarbaro con Lampone e sorbetto di Mandorla. Per la serie: come fare un gelato del quale non ti stancheresti mai di mangiarne! Per niente stucchevole e fresco di acidità, tale che non fa neppure venire sete, cosa che nei gelati tradizionali non è scontata.
Piccola pasticceria!!!
Ambitter come aperitivo
Pomard premier crù Jarollieres 2007 di J.M.Boillot con il
piccione
Birra Mikkeller Sort Gul con l’agnello
Chateau d’Yquem 2002 dopo il tutto, tra chiacchiere e
meditazioni, non stò a descrivere un mito, è Yquem e basta!
C'era anche un pò d'acqua, ma non ricordo la marca.
C'era anche un pò d'acqua, ma non ricordo la marca.
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